Superbonus 110% oggi: facciamo chiarezza

In tv, in radio, sui giornali e persino al bar, tutti parlano di Superbonus 110%. Dopo una iniziale euforia, sono iniziate a diffondersi notizie infondate o imprecise che hanno spaventato tutte le persone interessate a sfruttare questa possibilità. Facciamo un po’ di chiarezza.

Fondi finiti? Assolutamente no!

Qualche settimana fa, molte testate hanno iniziato a diffondere la notizia che i “fondi del Superbonus sono finiti” dato che erano in cantiere lavori per 33.7 miliardi a fronte di 33.3 miliardi stanziati.

Il Superbonus 110% non funziona come altri bonus “con rimborsi ad esaurimento”: si tratta invece di detrazioni fiscali e non sono stati imposti dei limiti alla manovra. Il fatto che si sia sforata la copertura finanziaria del Decreto Rilancio non comporta quindi un blocco dell’incentivo, anche se potrebbero esserci dei ritardi nella cessione del credito.

Il Superbonus ha portato dei benefici? Eccome!

Secondo un studio pubblicato da Nomisma grazie ai 38.7 miliardi di euro già investiti dallo stato, si è ottenuto un aumento dell’occupazione nel settore delle costruzioni di 634mila occupati. Inoltre, ben 483mila famiglie con reddito medio-basso, hanno avuto la possibilità di riqualificare a costo zero il proprio immobile.

Ma quindi il Superbonus esiste ancora? Sì

Il Superbonus è ancora in vigore, quindi chi ha già cominciato l’iter o chi trova un general contractor disponibile (noi ad esempio alcuni condomini in Liguria li stiamo ancora prendendo), può ancora beneficiare di questa agevolazione.

Per le unifamiliari la scadenza è al 31/12/2022 (ma solo se al 30/09/2022 si è almeno al 30% dei lavori), mentre per le plurifamiliari / condomini la scadenza è al 31/12/2023. In realtà, la manovra proseguirà anche dopo il 2023, ma l’aliquota scenderà al 70 % nel 2024 e al 65% nel 2025.

È però vero che, a causa dell’instabilità del governo e delle moltissime richieste, in questo momento è molto difficile trovare tecnici e imprese disponibili ad iniziare nuovi lavori, così come è difficile trovare chi è disposto ad offrire lo sconto in fattura o ad acquistare il credito fiscale (noi abbiamo alcuni canali ancora attivi per acquistare il credito da imprese: contattati se vuoi informazioni a riguardo).

Il Superbonus è tutta una truffa? Assolutamente no

Lo scandalo delle truffe legate hai bonus fiscali ha messo ancora più in cattiva luce il Superbonus. In realtà le cose sono molto diverse. Al contrario degli altri bonus, il Superbonus ha avuto fin da subito una normativa e una burocrazia molto stringente e questo ha portato i truffatori a utilizzare gli altri bonus, quasi mai il Superbonus.

Secondo l’Agenzia delle Entrate il 46% delle truffe sono legate al bonus facciate, il 34% all’Ecobonus e solo il 3% è riconducibile al Superbonus.

A cosa serve la quarta cessione di cui si parla?

Finora il credito si poteva cedere tre volte: la prima da parte dei committenti o delle imprese che hanno applicato lo sconto in fattura, la seconda e la terza da parte di “operatori qualificati” (banche, fondi, assicurazioni…).

Dare alla banche la possibilità di un’ulteriore quarta cessione verso soggetti terzi diversi dalle banche, permetterebbe di avere un ulteriore sbocco del credito acquisito e quindi incentivare la riapertura all’acquisto di nuovi crediti e alo sblocco di quelli vecchi.

Il caro-materiali è colpa del Superbonus? No

Assistendo al considerevole aumento del costo dei materiali, molti hanno puntato il dito contro il Superbonus per via dei massimali elevati e i prezziari da utilizzare. In realtà, l’aumento dei prezzi non è prerogativa del nostro Paese, ma è diffuso in tutta Europa (e non solo).

Anzi, in Italia, nonostante il Superbonus, i prezzi sono aumentati molto meno rispetto ad altri Paesi. Secondo Istat e Eurostat, in Italia l’aumento è stato del +9.7 %, in Germania del +24.1%, in Spagna +19%, nei Paesi Scandinavi tra il 23% e il 32%, fino ad arrivare ad aumenti record quali quelli in Repubblica Ceca (+43%) e Ungheria (+74%).



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